Controllare il tuo smartphone al buio può renderti temporaneamente cieco

Siamo tutti consapevoli dei numerosi vantaggi e caratteristiche del nostro costoso smartphone, ma ne conosciamo davvero i pericoli? Lungi dall’essere un dispositivo piccolo e innocuo, gli studi dimostrano regolarmente che il nostro cellulare contiene molti rischi per la salute. Mentre siamo già informati sui rischi di cancro e di sterilità dovuti alle sue onde, sulle possibilità di dipendenza che induce o anche sui numerosi germi che trasporta, altri effetti dannosi ci sono ancora sconosciuti.

Un articolo pubblicato nel giugno 2016 su Giornale di medicina del New England ha evidenziato una nuova conseguenza dannosa dell’uso eccessivo di questo “meraviglioso piccolo strumento high-tech”: consultarlo troppo spesso al buio potrebbe renderci temporaneamente ciechi! Questo avvertimento non si basa su supposizioni, ma su fatti. In questo articolo medico viene infatti presentato il caso di due donne che hanno sperimentato una cecità parziale temporanea in seguito alla ripetuta consultazione notturna del proprio smartphone a letto. Gli oftalmologi descrivono dettagliatamente i dettagli di questo incidente domestico new age.

Un nuovo tipo di incidente domestico facilmente prevenibile

È il Ospedale oculistico di Moorfield di Londra che è stato recentemente tolto il velo sul mistero che circonda la cecità parziale e temporanea delle due donne, rispettivamente di 22 e 40 anni.

Giunti lì lamentando episodi ricorrenti di perdita della vista da un occhio, sono stati prima sottoposti a una serie di esami che andavano dalla risonanza magnetica ai test cardiaci. Ma poiché non è stato possibile scoprire alcuna malattia o anomalia fisiologica, il dottor Gordon Plant ha avuto l’idea di interrogarli su cosa stessero facendo prima della comparsa di questi episodi di cecità. Le loro risposte sono state poi le stesse: prima di perdere temporaneamente la vista, ciascuno di loro ha affermato di aver consultato a lungo il proprio smartphone al buio, mentre giaceva a letto. Più precisamente, si è scoperto che entrambi avevano l’abitudine di guardare lo schermo dei loro telefoni non solo al buio, ma anche con un occhio solo, mentre l’altro era nascosto nel cuscino. La loro ripetuta perdita della vista da un occhio si è manifestata la mattina successiva. Nella più giovane, la cecità temporanea le permetteva di vedere i contorni degli oggetti solo con l’occhio destro, mentre il sinistro continuava a funzionare normalmente. La seconda donna, dal canto suo, rimase cieca da un occhio fino all’alba. Questi episodi di perdita della vista potrebbero durare fino a 15 minuti.

Per il dottor Plant l’osservazione è chiara: la colpa è proprio di questo uso inappropriato della funzione visiva. Secondo lui, la cecità di queste due donne è stata causata dalla dissociazione dei loro due occhi per un periodo significativo e ripetuto. Visualizzando il proprio smartphone al buio e con un solo occhio, l’occhio che guardava lo schermo ha dovuto poi adattarsi alla luce proveniente dallo schermo del telefono mentre l’altro occhio, nascosto nel cuscino, si è adattato completamente al buio. È secondo lui nella fase di riequilibrio della vista, cioè quando l’occhio sollecitato dallo schermo dello smartphone si riadatta alla visione del secondo occhio, che si verifica la cecità.

L’oculista disse che questa cecità era innocua e facilmente prevenibile. Basterà non utilizzare lo smartphone in questo modo per evitare questo nuovo tipo di incidente domestico. Ha rimandato a casa le due donne senza alcuna istruzione particolare se non quella di assicurarsi che usino entrambi gli occhi quando controllano i loro smartphone al buio!

Dr. Rahul Khurana, portavoce delAccademia americana di oftalmologia, da parte sua, ritiene che si tratti di un’ipotesi affascinante, ma che due casi isolati non possono dimostrare che la causa di questo problema di cecità sarebbe l’uso dello smartphone con un solo occhio al buio. Dubita persino che molti altri utenti abbiano riscontrato questo problema.

Fonte: The Guardian

Lascia un commento