Rivolgersi al notaio comporta il pagamento di spese, che possono essere incluse nel finanziamento immobiliare oppure essere pagate come contributo personale, in particolare quando il mutuo è accompagnato da un mutuo immobiliare.
Spese notarili da pagare
Il mutuatario dovrà pagare le spese notarili, stimate in media nell’8% del valore dell’immobile. Comprendiamo quindi che l’importo è sostanziale quando il mutuatario non fornisce alcun contributo specifico.
E’ possibile farsi carico di queste spese necessarie a liberare il capitale per richiedere un prestito al 110%, il cui finanziamento prevede l’acquisto dell’immobile e spese accessorie.
Il mutuatario potrà quindi disporre dei fondi necessari per pagare le spese e autorizzare il finanziamento immobiliare. In tal caso, le spese notarili saranno quindi incluse nel mutuo immobiliare, consentendo un iter semplificato e classico dell’atto notarile. visita poi uscita del fondo.
Tieni presente che alcuni notai applicano commissioni diverse, quindi i costi potrebbero essere più elevati a seconda della città e della regione. Le tariffe di registrazione sono fissate a livello nazionale e quindi non negoziabili.
Inclusione delle spese notarili
L’inclusione delle spese notarili richiederebbe al mutuatario di non contribuire con un importo richiesto superiore al prezzo del mutuo. Bisogna tenere conto dell’importo del 110% e quindi bisogna fare richiesta per l’importo dell’immobile più il 10%, questo si fa direttamente dal simulatore mutuo casa.
Seguendo i diversi passaggi e fornendo le informazioni richieste, il simulatore ti permetterà di ottenere diverse offerte di mutuo per la casa da diversi istituti, facilitando così il confronto delle offerte di credito e di agevolazioni alle migliori condizioni.
Calcolo delle spese notarili
IL spese notarili, chiamato anche commissioni di riscatto o di acquisizionen, sono calcolati da tre diversi costi: tasse, esborsi e spese notarili.
Tieni presente che questi costi sono molto regolamentati, quindi non avrai spiacevoli sorprese al momento della vendita. Ma questo significa anche che non vi è alcuna possibilità di trattativa.
Tassazione
Il notaio funge principalmente da intermediario nella vendita del tuo immobile: riceve quindi una certa somma, ma paga una parte importante per tuo conto all’Erario pubblico. Queste tasse si chiamano “ costi di iscrizione » e variano a seconda della tipologia dell’immobile che stai acquistando, del suo valore e della sua posizione geografica.
Le imposte riscosse a tale scopo sui prezzi dei beni nuovi sono le seguenti: 0,715% imposta di registro, 0,1% del contributo in garanzia mobile.
Quando si tratta di immobili vecchi, le tasse sono molto più alte: dal 3,80 al 4,50% a seconda delle zone per le tasse di registro, 2,37% per l’imposta base, 1,2% per l’imposta comunale, 0,1% per l’imposta sulla garanzia immobiliare.
Spese
Le spese sono importi aggiunti alla stima degli anticipi notarili, spese notarili per servizi resi da soggetti esterni. Ciò può essere legato a lavori di verifica: ad esempio può essere necessario richiedere un documento urbanistico o rivolgersi ad un geometra specializzato. Questi possono includere anche i documenti necessari per un cambio di proprietà.
Nel caso in cui su vostra richiesta si verifichino costi eccezionali, anche questi saranno inclusi nei pagamenti. Dovresti anche sapere che la garanzia del tuo immobile può incidere sull’importo da versare al notaio: ad esempio, se scegli un mutuo immobiliare, dovrai versare tale importo al notaio.
Puoi negoziare uno sconto, ma è comunque sstrettamente regolamentato dalla legge. Il notaio potrà quindi decidere di concederti uno sconto sulla quota superiore a 150.000 euro, fino al 10%.
Ad esempio, per una vendita di 300.000 €, il tuo notaio può applicare il seguente sconto: x 0,814% = 1.221 €, ovvero uno sconto di 122,1 €.
Questo sconto deve essere concesso a tutti i suoi clienti e visualizzato sul sito. Ciò significa che il vostro notaio dovrà dirvi se applicherà questa riduzione: non sarà il risultato di una dura contrattazione da parte vostra.
Il compenso del notaio
È una questione di spese notarili. Ogni sua remunerazione è regolamentata. Ciò significherebbe quindi che l’importo sarà lo stesso indipendentemente dal notaio scelto.
Di seguito la scala da seguire: si parte dalla fascia alla tariffa vigente
- Da 0 a 6.500 euro, compenso al notaio del 3,945% circa
- Da 6.500 a 17.000 euro compenso al notaio pari a circa 1,627%
- Da 17.000 € a 60.000 € compenso al notaio pari a circa 1,085%
- Oltre 60.000 euro compenso al notaio pari a circa lo 0,814%
Oltre i 300.000 euro le tariffe sono le seguenti:
- da 0 a 6.500 € compenso al notaio pari a circa 3,945% 6.500 x 3,945% = 256,43 €
- Da 6.500 € a 17.000 € compenso al notaio dell’ordine pari a 1,627% (17.000 – 6.500) x 1,627% = 170,84 €
- Da 17.000 € a 60.000 € compenso al notaio dell’ordine pari a 1,085% (60.000 – 17.000) x 1,085% = 466,55 €
- Oltre 60.000 euro, compenso al notaio dell’ordine pari a 0,814% (300.000 – 60.000) x 0,814% = 1.953,6 euro
Per un totale di € 2.847,42.
Quando si aggiunge l’IVA al 20%, ci ritroviamo con una somma finale di: 2.847,42 X 1,20 = € 3.416,9
Quando pagare le spese notarili?
Le spese notarili dovranno essere pagate al momento della firma definitiva dell’atto autentico di vendita. Sebbene non sia un requisito legale, questo utilizzo è molto comune. Acconto pari a circa il 5-10% del prezzo totale di vendita. Il notaio può riscuotere il deposito e, in questo caso, bloccare il denaro depositandolo presso la Caisse des Dépôts et Consignation.